Il jeans : una miniera d'oro nascosta
Quindicesimo secolo, tempo in cui i porti d'Italia erano popolati di gente e barche che andavano e venivano da città allora sconosciute, il tutto contornato da un'atmosfera dall'odor salino. Immaginate ora il porto di Genova in cui risate, urla, la fatica di marinai era allora all'ordine del giorno in una commistione di lingue che ora non capiremo. In questo brulicante contesto nasce proprio il jeans ( chiamato anche blu di Genova ) che allora veniva usato come tela per coprire la merce sulle navi.Dal quindicesimo secolo, il famoso tessuto ha avuto molte evoluzioni fino ad arrivare a essere usato come pantalone da lavoro nel più vicino 1800 quando sempre in un contesto portuale veniva usato dagli scaricatori.
Ma il famoso pantalone dalla linea classiche ma multitasca comincia a diventare un capo vero e proprio a partire dal 1850 quando Levi strauss ne realizzò il primo paio per i cercatori d'oro. Ed è proprio da questo momento che dopo circa un secolo diventano il capo capace di unire generazioni capace di unire grandi e piccini.
Siamo ormai negli anni '70, periodo di contromode e ribellioni di cui il jeans fa parte, trasformandosi nei modelli e nelle lavorazioni. Vengono così introdotti strappi, ricami, pantaloni a zampa d'elegante, aderenti o di vari colori diventando tratto distintivo di gruppi e ideologie nuove.
Oggi è un must da avere nel proprio armadio per affrontare la vita di tutti i giorni ma non solo! Da usare anche nelle camicie, il jeans è un ottimo tessuto per le mezze stagioni ma anche per l'inverno, a cui abbinare facilmente i propri colori preferiti.
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